Come si devono preparare lavoratori e datori di lavoro in vista del 15 Ottobre?
Come sapranno ormai tutti dal 15 Ottobre 2021 fino al 31 Dicembre 2021, sarà obbligatorio per tutti i lavoratori del settore Pubblico e Privato essere in possesso di Green Pass per poter accedere ai luoghi di lavoro.
Green Pass che potrà essere ottenuto in diversi modi: - Esecuzione della prima dose di vaccino o dell’intero ciclo vaccinale; - Esecuzione di tampone rapido antigenico o molecolare (validità attuale 48 ore); - Guarigione da Covid-19 I datori di lavoro entro tale data dovranno definire le modalità operative per eseguire il controllo della certificazione verde e individuare con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento delle violazioni degli obblighi. in questo articolo vedremo nel dettaglio gli obblighi per lavoratori e aziende.
A cosa è tenuto il lavoratore?
1. Possedere ed esibire, su richiesta (del datore di lavoro o suo incaricato) il Green Pass
2. Non accedere ai luoghi di lavoro senza Green Pass
3. Presentarsi ogni giorno sul luogo di lavoro anche se sprovvisto di Green Pass
4. Anche se non specificato dalla norma, non rifiutarsi di esibire il Green Pass o non comunicare al datore di lavoro di non possederlo, quando in realtà è in possesso di un Green Pass valido
Più complicati i compiti dei datori di lavoro, vediamo quali sono invece i loro obblighi
1. Definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, entro il 15 ottobre 2021
Non sono previsti obblighi di informazione/consultazione sindacale
Non è precluso che le modalità vengano definite tramite un aggiornamento del Protocollo di sicurezza Anti-Covid-19
In alternativa, è opportuno stilare un documento formale, sottoscritto dal datore di lavoro, in cui vengono definite le modalità operative, potrebbe trattarsi anche di una policy
È opportuno prevedere delle procedure di tracciatura formale dell’esito negativo della verifica, si deve documentare solo il mancato possesso del GP e il nominativo dell’interessato
2. Individuare con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento, entro il 15 ottobre 2021
Necessario atto di nomina scritto, firmato dal datore di lavoro e diretto al singolo incaricato, dovrebbe essere idonea anche una lettera
La norma non richiede che l’incaricato debba accettare la nomina ma è consigliabile chiedere la firma per accettazione dell’atto di nomina
È opportuno provvedere a un numero di nomine che consenta che i controlli siano effettuati sempre da due persone in contemporanea, a garanzia della correttezza dell’operato, si consiglia la nomina di almeno 2 incaricati titolari + 1 incaricato di riserva
È opportuno che l’atto di nomina preveda anche l’assegnazione agli incaricati di un cellulare aziendale tramite il quale effettuare le verifiche tramite l’app «VERIFICAC19», con possibilità di limitarne l’utilizzo esclusivamente a tale fine se necessario
3. Effettuare le verifiche – anche tramite gli incaricati
La norma indica che è preferibile eseguire i controlli al momento dell’accesso in azienda – consigliabile anche per evitare accessi senza GP
È lecito fare i controlli anche a campione ma è consigliabile procedere a tappeto quando le dimensioni e la struttura dell’azienda lo consenta, per evitare possibili discriminazioni o ingresso senza GP (la modalità di controllo deve essere prevista nell’atto preventivo di definizione adottato prima del 15 ottobre 2021)
Devono essere controllati tutti coloro che entrano nei locali aziendali (anche gli esterni) per svolgere, a qualsiasi titolo
o attività lavorativa – dipendente o autonoma
o formazione
o volontariato
4. Trasmettere al Prefetto gli atti relativi alla violazione – tramite gli incaricati
La norma non prevede formalità specifiche per la trasmissione degli atti al Prefetto
Vanno segnalate solo le violazioni che comportano sanzione amministrativa (accesso senza GP)
È opportuno documentare la violazione tramite verbale sottoscritto da almeno un testimone
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